Quando e come mi prendo cura di me?

Come riesco a prendermi cura di me stesso?
Quali sono le attività in cui sento di donarmi gentilezza e amore mentre le svolgo?
Nel chiedercelo magari ci verranno in mente molti modi in cui riusciamo a volerci bene, o forse ora non ce ne sovviene nemmeno uno...

Spesso le attività che svolgiamo nelle nostre giornate sono tutte tese a un certo obiettivo, sono legate a una performance che vogliamo raggiungere. Durante il nostro lavoro quotidiano, o anche solo mentre facciamo la doccia o da mangiare, la mente è infatti spesso tutta concentrata su quello che "stiamo producendo", per noi o per gli altri, piuttosto che su "come ci sentiamo" mentre lo facciamo. Con il procedere della routine ci sembra così di non avere molti spazi in cui dedicarci con pace e armonia a noi stessi, o comunque che questi momenti siano sempre troppo pochi e brevi.

Può succedere così di sentirci impreparati nel chiederci come ci prendiamo cura di noi stessi durante la nostra normale quotidianità...
E forse la mente ci sussurra anche che in fondo sia impossibile farlo, viste le mille cose che ci sono sempre da fare, e la società così frenetica entro cui abitiamo.

La buona notizia è che possiamo sempre scegliere di introdurre attimi destinati alla cura gentile di noi stessi, tutto parte dalla nostra testa.

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Come farlo?

  • Chiedersi come le nostre abitudini si sono sedimentate nel tempo è un ottimo primo passo. Come occupo il mio tempo? Soprattutto i cosiddetti "momenti liberi"?
    Li riempio con altre attività destinate a raggiungere un risultato, sentendomi soddisfatto solo al loro raggiungimento? Ne approfitto per pianificare i miei impegni, il lavoro e le altre responsabilità che sento addosso? Mi annoio? Mi stordisco con i social network?
     
  • Provo a non giudicarmi, a darmi una pacca sulla spalla, se dovessi accorgermi che la mia routine si è riempita negli anni più di "cose da fare", che di momenti in cui "volermi bene".
    Con leggerezza provo a generare un'intenzione dentro di me. Che possa scegliere più spesso di scendere dalla corsa della vita per stare davvero in contatto con me, con amore e gentilezza. 
    Come una mamma che si prende cura del suo bambino bisognoso di attenzioni, possiamo generare verso di noi quella stessa dedizione e tenerezza, se ci alleniamo a farlo.
    Questo atteggiamento benevolo ci potrà essere di aiuto nel contattare i nostri veri bisogni che ci guidano attimo dopo attimo, e nel provare a soddisfarli:
    Il mio corpo è stanco e ha bisogno di fermarsi? Desidero abbracciare una persona che amo? Ho bisogno di un po' di silenzio? Sto respirando fluidamente o sono in apnea?
     
  • Mentre sono immerso nella routine cerco di rispettare il mio corpo e le mie emozioni, donando ad essi molta più attenzione di quella a cui sono abituato a dare loro.
    E' questione di brevissimi istanti, le altre persone nemmeno se ne accorgono. Tutto succede nella mia testa: scelgo di monitorare il più spesso possibile come stanno il mio corpo e le mie emozioni. Scoprirò cose molto interessanti e preziose, e aumenterà la mia percezione di "volermi bene".
     
  • Scelgo un luogo tranquillo e pratico la meditazione cullare il cuore, ogni volta che sento di voler accogliere con apertura il mio stato emotivo, soprattutto quando è abitato da emozioni difficili da affrontare. Ecco la traccia audio di questa particolare meditazione:

Ogni volta sarà un'esperienza diversa, perché ogni volta le emozioni saranno uniche e differenti. Ma ciò che coltiveremo con questa meditazione sarà sempre l'intenzione di aprire il nostro cuore a tutto quello che sentiamo, senza giudizi o rigide aspettative. Non sarà facile, soprattutto all'inizio, ma possiamo allenarci donando pazienza e un dolce sorriso a noi stessi.

Buona pratica!


Sharon Salzberg approfondisce come coltivare un atteggiamento di gentilezza amorevole, verso di sé e verso gli altri nel suo libro L'arte rivoluzionaria della gioia.

Che io possa essere felice,
che io possa essere al sicuro, libero dalle avversità,
che io possa avere la pace nel cuore e nella mente,
che io possa essere libero dalla sofferenza fisica,
che io possa avere cura di me stesso con gentilezza e saggezza.

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