Il corpo e il suo linguaggio: intervista ad Andrea Nervetti di Riza Psicosomatica

Ho il piacere di condividere le riflessioni di Giulia Boffelli (studentessa di Psicologia all'Università Cattolica di Milano e praticante Yoga presso MenteConsapevole), maturate in seguito all'intervista da lei effettuata al dott. Andrea Nervetti, caporedattore e psicoterapeuta presso Riza Psicosomatica (Milano). 


Durante il corso "Esperienza pratica guidata" svolto all'Università Cattolica di Milano, io e alcune mie compagne di facoltà abbiamo avuto la possibilità di conoscere da vicino il mondo della psicosomatica, pressoché inesplorato in campo accademico, intervistando faccia a faccia il caporedattore della rivista Riza Psicosomatica: il dott. Andrea Nervetti.

Nonostante il fenomeno della somatizzazione sia presente nel genere umano fin dalle civiltà più antiche e rappresenti uno stile comunicativo primordiale (per esprimere un disagio che non trova via d'uscita se non attraverso il corpo), l'importanza di porre attenzione ai messaggi inviati dal corpo è stata a lungo trascurata nel corso del tempo.

L'unità Mente-Corpo, messa in luce in particolare dalle pratiche antiche esoteriche, è stata ripresa oggigiorno nel campo della psicoterapia, al fine di curare un sintomo che si presenta al confine tra lo psichico e l'organico.
Questa sottile linea di separazione appare ancora oggi molto sfumata, non solo agli occhi del paziente ma anche alla comunità scientifica. Il recente sviluppo ha però permesso di porre le basi per fornire nuovi strumenti di analisi del sintomo e ridefinire di conseguenza il concetto di salute.

Psicosomatica MenteConsapevole

Citando le parole del dott. Nervetti, per Riza si intende "andare alla radice della mente e del corpo...la caratteristica del rizoma (radice) è quella di sviluppare autonomamente nuove piante anche in condizioni sfavorevoli". Una denominazione breve ma che accoglie un profondo significato: secondo questo approccio, il rizoma o radice, rappresenta la parte più autentica di ciascuno di noi, ricca di incredibili sostanze di riserva che consentono di sorreggerne il busto e renderci stabili anche in situazioni di forte vento e tempesta, aprendoci verso la luce delle vette più alte.

Spiega inoltre che, durante le sue sedute psicoterapeutiche, utilizza molti esempi tratti dalla mitologia: "per parlare all'inconscio", afferma, "è necessario adottare un linguaggio metaforico" e a questo proposito mostra il valore curativo della letteratura (mondo considerato parallelo alla scienza ma che, al contrario, presenta punti di convergenza con gli strati più nascosti del nostro corpo).

Consiglia inoltre a tutti i giovani di intraprendere un percorso di Mindfulness, attualmente in voga in campo psicoterapeutico e di grande efficacia: lui stesso, tra i progetti futuri, vorrebbe seguire un master in tale percorso.
Il corpo lancia messaggi estremamente intensi: la capacità di ascoltarsi e ascoltare l'altro può essere una guida sicura, nel momento in cui tale ascolto è accompagnato da un'attenzione consapevole.

In questo senso la Mindfulness può rappresentare una lente di ingrandimento verso il nostro mondo interiore: il vero viaggio prende avvio da un'accettazione umile di quello che siamo, di com'è il nostro corpo, di quali sono le nostre emozioni e i nostri pensieri...questo ci conduce verso la scoperta di nuovi colori che solo se visti da vicino possono essere gustati fino alla loro essenza.


Giulia Boffelli MenteConsapevole

Grazie Giulia per la tua testimonianza.
Che tu possa continuare a conoscere ed esplorare il mondo della psicologia, guidata dalla luce che già brilla dentro di te.